«Scuolabus, Regione e Comuni corrano ai ripari per tutelare utenti e lavoratori»

«La
nuova falsa partenza del servizio scuolabus in regione conferma quanto
già  emerso più volte lo scorso anno scolastico e i timori espressi dal
sindacato già  in sede di gara: la ditta Tundo non è attrezzata per
garantire la regolarità  e la qualità  del servizio su tutto il territorio
regionale». È quanto sostiene Valentino Lorelli, segretario regionale
della Filt-Cgil, in seguito ai primi disservizi che hanno caratterizzato
l’avvio di quest’anno scolastico in diversi comuni (Majano, Codroipo,
Pasiano di Pordenone). «Esistono difficoltà  diffuse ““ spiega Lorelli ““ e
non escludiamo che altri comuni segnalino criticità . Senza tornare sul
merito della scelta di non partecipare alla gara del 2020 da parte delle
aziende regionali del trasporto pubblico locale, è necessario che i
Comuni e la Regione si mettano attorno a un tavolo per valutare da
subito le eventuali contromisure da assumere. Da parte nostra,
purtroppo, noi abbiamo già  dovuto diffidare alcuni Comuni, in quanto
responsabili in solido come committenti, al pagamento degli stipendi
arretrati degli autisti, che nei casi più gravi sono fermi a giugno».
Pur
senza entrare nel merito delle possibili contromisure, la Filt-Cgil
sollecita gli enti locali e la Regione a interventi rapidi, «a tutela
degli utenti, dei committenti stessi e dei lavoratori, non sotto il
profilo della regolarità  del servizio e delle retribuzioni, ma anche
della sicurezza». Quanto a eventuali disdette unilaterali dal contratto
di affidamento, nel caso in cui si ricorresse a questa soluzione estrema
Lorelli richiama i committenti all’adozione della clausola sociale,
«per dare piena garanzia di reimpiego ai lavoratori, del tutto
incolpevoli dei disservizi, legati esclusivamente all’incapacità  della
ditta appaltatrice di garantire un servizio efficiente in tutti gli
ambiti territoriali previsti dal bando».