La sfida dei referendum: il calendario dei banchetti in provincia di Udine

«I referendum promossi sul jobs act, sui contratti a termine e sulla sicurezza negli appalti rispondono a un peggioramento e a un impoverimento del lavoro che colpiscono anche il Friuli Venezia Giulia». Il segretario regionale della Cgil Michele Piga spiega così le ragioni della campagna referendaria, in pieno svolgimento anche in regione, nelle sedi territoriali del sindacato, nei posti di lavoro, online e anche con l’allestimento di banchetti nelle principali piazze dei capoluoghi e su tutto il territorio regionale in concomitanza con i mercati settimanali. Migliaia le sottoscrizioni già raccolte in regione, 200mila quelle conteggiate a livello nazionale con l’aggiornamento del 10 maggio, a fonte di un obiettivo finale di 800mila che la Cgil conta di raggiungere già entro luglio, sensibilmente superiore alle 500mila firme necessarie per andare al voto nella prossima primavera.
QUI FVG, LA PRECARIETÀ  Il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione rispetto alla tendenza alla precarizzazione e all’impoverimento del mercato del lavoro. «I dati regionali – dichiara ancora Piga – parlano chiaro: delle 269mila assunzioni registrate nel 2023, meno di 26mila sono state a tempo indeterminato, vale a dire  il 9,6%. Tutto il resto è precario, con 136 mila i contratti a termine, 43mila somministrazioni, 56mila tra parasubordinati, intermittenti, domestici, tirocini e lavori socialmente utili. La galassia del lavoro precario supera insomma il 90% del totale delle assunzioni ed è un trend che continua, come dimostrano i dati del 1° trimestre 2024, che hanno visto diminuire ulteriormente la percentuale di contratti stabili. Lo stesso report della regione, del resto, ammette che la precarietà e il basso livello dei salari sono caratteristiche determinanti del mercato del lavoro». Favorire la stabilità dei contratti, per la Cgil, è anche uno strumento per contrastare il lavoro povero e offrire ai giovani migliore prospettive professionali e di vita, facendo ripartire l’ascensore sociale e contrastando fenomeni come l’emigrazione giovanile e la fuga di cervelli: «Negli ultimi 10 anni – rimarca il leader della Cgil Fvg – se ne sono andati via dall’Italia oltre 1,5 milioni di residenti, 2,6 ogni 1000 abitanti. Con 43mila partenze del decennio il Fvg è la regione che registra il tasso più alto, il 3,6 per mille, e si tratta per lo più di ragazzi e ragazze tra i 25 e i 34 anni, spesso laureati, per i quali l’ascensore sociale è fermo da tempo».
QUI FVG, GLI INFORTUNI L’altra grande emergenza si chiama sicurezza. Dei 1.040 infortuni mortali verificatisi nel 2023 in Italia, più di 3 al giorno, 22 hanno avuto come vittime lavoratori della nostra regione, più del doppio rispetto al 2022. Quattro i casi mortali che hanno funestato, in regione, i primi tre mesi del nuovo anno, lo stesso numero di vittime che si era registrato nel primo trimestre 2023.
NEI TERRITORI Per firmare ci si può rivolgere alle sedi territoriali della Cgil o contattare i delegati sul posto di lavoro. I cittadini provvisti di Spid e di carta d’identità elettronica possono anche aderire alla sottoscrizione online, con firma certificata digitalmente. Centinaia le assemblee che si sono tenute sui posti di lavoro,  numerosi i banchetti già organizzati e quelli in programma su tutto il territorio regionale, con date e cadenze che variano da territorio a territorio. Per quanto riguarda la nostra provincia, da metà maggio fino a tutto giugno vengono allestiti ogni settimana a Udine (via Savorgnana, Villaggio del Sole e viale Vat) e nei giorni di mercato (via Savorgnana, Villaggio del Sole e viale Vat) e nei giorni di mercato a Tolmezzo, Palmanova (lunedì), Codroipo (martedì), San Daniele (mercoledì), Cervignano (giovedì), Tarcento, Gemona (venerdì), Cividale e San Giorgio di Nogaro (sabato).