Mercatone Uno, proclamato lo stato di agitazione

Mercatone Business, azienda storica della
distribuzione organizzata del mobile, complementi di arredo e
casalinghi, che conta 79 punti vendita e 3.500 dipendenti in tutta
Italia, ha presentato istanza di concordato preventivo “in bianco” e ne
ha dato informazione ai sindacati attraverso un comunicato stampa
diffuso a tutti gli organi di informazione.

Nella nostra regione
abbiamo tre punti vendita (Sacile, Udine e Monfalcone) con circa un
centinaio di dipendenti. Purtroppo la notizia non ci ha sorpreso, poiché
avevamo già  compreso negli ultimi mesi che la situazione aziendale
stava rapidamente degenerando. Negli ultimi tre anni abbiamo
sottoscritto accordi sindacali per l’utilizzo dei contratti di
solidarietà , che dovevano avere lo scopo di consentire un processo di
riorganizzazione dei punti vendita, tale da rilanciare l’azienda,
renderla competitiva e contenere, al contempo, il costo del lavoro per
salvaguardare l’occupazione.
L’immobilismo e la mancanza di
iniziativa, anche sul piano commerciale, hanno invece caratterizzato
l’andamento degli ultimi tre anni, contribuendo ad aggravare gli
inevitabili effetti della crisi economica. A nulla, quindi, sono serviti
i sacrifici che lavoratrici e lavoratori (che in molti casi lavorano in
Mercatone Business da 15-20 anni e oltre) hanno fatto negli ultimi
anni.
Ora, a fronte dell’ultima grave notizia, non abbiamo avuto
informazione alcuna circa le ricadute che l’istanza di concordato
preventivo potrà  avere sui dipendenti di Mercatone Business e non
abbiamo alcuna informazione sul piano industriale che dovrà 
necessariamente essere presentato al tribunale di Bologna.
Vi sono
inoltre da affrontare le immediate ricadute su lavoratrici e lavoratori,
ad esempio il pagamento della solidarietà . È per questo che riteniamo
necessaria l’apertura di un tavolo serio e trasparente con l’azienda, a
cui chiederemo di farsi garante della salvaguardia di lavoratrici e
lavoratori. I massimi vertici aziendali, le istituzioni, i commissari
nominati dal tribunale non potranno prescindere dal diritto dei
lavoratori ad essere rappresentati e tutelati. Perciò, a sostegno delle
giuste istanze dei dipendenti del gruppo Mercatone Business, proclamiamo
lo stato di agitazione, riservandoci di promuovere ogni eventuale
iniziativa di mobilitazione.
Susanna Pellegrini
Segreteria Filcams Cgil Friuli Venezia Giulia