«Trasporto pubblico locale, situazione insostenibile»

Sono pronti alla mobilitazione i lavoratori del trasporto pubblico locale in provincia di Udine. Ad annunciarlo le segreterie provinciali dei sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, in una nota unitaria che definisce «non più sostenibile» la situazione dei dipendenti di Arriva.
I sindacati puntano il dito contro il mancato rispetto degli impegni sulle assunzioni di personale, i carichi di lavoro massacranti, l’impossibilità  di programmare le ferie e il continuo spostamento di turni e riposi. A queste criticità  ormai croniche e strutturali, denunciano, «si aggiunge un ulteriore fattore di rischio e di stress, legato alle numerose aggressioni subite dagli autisti nelle ultime settimane, sintomatico della disorganizzazione nella quale versa il trasporto pubblico locale, che ricade sulla qualità  dei servizi offerti al cittadino non solo in provincia di Udine, ma nell’intera regione».  A ulteriore conferma della situazione di grave sofferenza nella quale si trovano ad operare i lavoratori di Arriva Udine, sostengono i sindacati, le numerose dimissioni volontarie di personale, con gradi di anzianità  anche trentennale, che lasciano l’azienda nella speranza di trovare una qualità  di vita migliore.
Queste le ragioni che potrebbero portare, in mancanza di «una risposta seria e immediata da parte di Arriva», ad azioni di lotta «volte a sensibilizzare i cittadini e la politica regionale sulla pessima qualità  dei servizi forniti alla cittadinanza», oltre che sul continuo peggioramento delle condizioni di lavoro nell’ambito del trasporto pubblico locale.