«Tutti in campo per Coopca»

Ci saranno anche
i rappresentanti confederali di Cgil, Cisl Alto Friuli e Uil, con le rispettive
sigle di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs, all’incontro sulla vertenza
Coopca promosso dai sindaci dei comuni interessati, in programma ad Amaro domani. «Fermo restando che attendiamo, non appena arriverà  l’attesa omologa al
concordato prevista per il 29 ottobre, l’annunciata convocazione del tavolo
operativo intersettoriale, del quale ci siamo fatti promotori ad inizio ottobre»,
precisano unitariamente i segretari Villiam Pezzetta (Cgil Udine), Franco
Colautti (Cisl Alto Friuli) e Ferdinando Ceschia (Uil Udine).
«Non sono mai mancati e non mancheranno mai ““ aggiungono i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil ““ il
nostro sostegno e la nostra partecipazione a qualsiasi iniziativa utile alla
tutela e alla salvaguardia dei lavoratori di Coopca come quella
dell’autoimprenditorialità . Stiamo lottando su tutti i fronti affinché
l’allarmante dato degli esuberi previsti, 400 su oltre 630 dipendenti, sia
ridotto il più possibile, nell’interesse dei lavoratori coinvolti e dell’intero
tessuto sociale del territorio. Per questo ““ ricordano Pezzetta, Colautti e
Ceschia ““ abbiamo invitato nelle scorse settimane la Regione, le istituzioni locali
e tutte le categorie economiche a farsi parte attiva di un percorso congiunto
in grado di creare per tempo le condizioni utili a un rapido riassorbimento di
chi perderà  il proprio posto di lavoro».
È in questa ottica che Cgil, Cisl e Uil hanno proposto al
vicepresidente della Regione Bolzonello l’organizzazione di un tavolo operativo
aperto ad amministrazioni locali, associazioni di categoria del mondo
cooperativo, dell’industria, dell’artigianato e del commercio, oltre che agli enti
operanti sul territorio come Innova Fvg e Cosint, attraverso il quale iniziare
ad abbozzare attività  formative utili al ricollocamento e alla riqualificazione
professionale dei lavoratori, parallelamente alla previsione di un riutilizzo
delle strutture di Coopca, non solo il Cedi, ma anche gli spazi del vicino
centro commerciale, interessando magari i proprietari degli immobili.
«Pur credendoci fino all’ultimo e sostenendo tutti gli
sforzi che si stanno mettendo in campo per il salvataggio di più negozi
possibile ““ spiegano i rappresentanti dei sindacati ““ siamo consapevoli che
questa vicenda lascerà  una ferita occupazionale al territorio. E noi non
vogliamo rassegnarci. Crediamo che solo dall’impegno di tutto il panorama
economico locale si possa trovare altre soluzioni valide a recuperare quante
più professionalità  possibili tra i lavoratori che stanno rischiando il proprio
posto».