Referendum, l’ultima chiamata al voto

Quattrocento appuntamenti tra incontri nel territorio, banchetti, volantinaggi, assemblee nei luoghi di lavoro, oltre 250 quelle organizzate in provincia. Sono i numeri della campagna promossa dal Comitato per i 5 Sì di Udine in vista dei referendum su lavoro e cittadinanza di domenica e lunedì, che ha visto anche la presenza in Friuli, lo scorso 15 maggio, del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. A chiudere ufficialmente la lunga volata, lanciata all’inizio di aprile, il sit-in di chiusura indetto per le 11 di venerdì 6 giugno in via Canciani, all’ingresso di galleria Bardelli.
Saranno presenti, fa sapere il segretario generale della Cgil di Udine Emiliano Giareghi, i rappresentanti di tutte le realtà che hanno aderito al Comitato, di cui fanno parte oltre alla Cgil, anche Anpi, Arci, Comitati No AD, Unione degli Studenti (Uds) e Unione degli universitari (Udu) tra le associazioni, Open, Pd, Possibile, Rc, Sinistra italiana e Verdi tra le forze politiche. «Sarà l’occasione – spiega Giareghi – per l’ultimo volantinaggio e il nostro ultimo appello al voto prima che cali il silenzio elettorale. Nonostante i boicottaggi e gli inviti all’astensionismo da parte di numerosi rappresentanti istituzionali sia nazionali che locali, abbiamo toccato con mano un crescente interesse e la diffusa consapevolezza che i cinque quesiti toccano temi importanti, che incidono profondamente sulle condizioni di lavoro e sulla sfera dei diritti di milioni di persone. Il raggiungimento del quorum è un obiettivo difficile ma non impossibile: confidiamo nella partecipazione dei cittadini per dare un forte segnale di svolta al Paese, alle istituzioni e in primis a chi ci governa».